giovedì 22 maggio 2014

Workflow in Lightroom

Buongiorno.
Benvenuti alla lezione di oggi in cui parleremo.... STOP STOP STOP. "Non vorrai mica fare un altro corso di Lightroom? Lo sai che ne esistono miliardi su Youtube? E fatti da persone che ne sanno decisamente più di te?"
Ebbene, stronco sul nascere subito le aspettative di chi vuole vedere in questo post una guida sul "come si fa". Quello che voglio illustrare è il "come faccio io". Giusto o sbagliato che sia (ma credo che sia giusto! piccola nota di modestia). Rimango aperto ai consigli.
Sono in tanti (tre) che mi hanno chiesto: "Scusa ma.... tu come fai in Lightroom a importare le foto? Come fai la postproduzione?"... domande che sono bastate (vista la mia momentanea crisi ispirativa fotografica in attesa del workshop macro della prossima domenica) per darmi l'idea di questo post. Tra l'altro, mi rendo conto che sono molto bravo nello scrivere (altra nota di modestia) visto che ho già digitato una decina di righe senza aver ancora cominciato a parlare di NULLA.
Bando alle ciance.

Il mio Workflow, cioè flusso di lavoro, inizia con il collegamento della macchina fotografica tramite cavo USB al mio PC. C'è chi preferisce rimuovere la scheda di memoria e chi (io) preferisce la connessione USB. Motivo? Un fatto puramente statistico: il connettore USB ha meno contatti di quello della Compact flash, ergo, minor probabilità che uno dei contatti si rovini o si rompa. Tra l'altro, se si rompe il connettore USB, al più non potrò usare il controllo remoto della macchina. Mentre se rompo il connettore della Compact Flash, posso buttare la macchina.

Avvio Lightroom 5 e clicco su "Importa..." in basso a sinistra. Non chiedetemi perché, ma cercando di "stampare" lo screenshot, il pulsante "Importa..." mi cambia nome in "Importa Catalogo...", quindi: fidatevi.
A questo punto la sorgente dovrebbe spostarsi automaticamente sulla macchina fotografica appena collegata.

Nella barra in alto, selezionare "Copia" per copiare i RAW (perché io scatto sempre e solo in RAW... su questo non si discute) e nella colona della destinazione:

Nella tabella "Gestione file" lascio il default.
Nella tabella "Ridenominazione file" invece, la questione si fa interessante.
Io ho creato un mio Modello personalizzato definito come segue:


In questo modo, i file verranno rinominati automaticamente durante l'importazione nella forma seguente (ad esempio): 20140522-212400-Carso.CR2
Questo è molto comodo perché i nomi dei file diventano univoci, ordinabili per data e facilmente riconoscibili tramite il Testo Personalizzato.

Bisogna poi ricordarsi:
1) di inserire un breve testo descrittivo della sessione fotografica che si sta importando:
2) di selezionare un nome di cartella con questa forma: Anno-mese-giorno - Descrizione (es: 2014-05-22 - Foto Inutili)
3) Assicurarsi di creare la nuova cartella nella root delle vostre foto (nel mio caso: D:\My Album)


Questi settaggi rimarranno impostati anche per  la volta seguente che importerete altre foto. Basterà ricordarsi di digitare il Testo Personalizzato e il nome della cartella.
E' buona norma, in queta fase, inserire una lisa di Parole chiavi comuni a tutte le foto (es: viaggio, reportage, carso)
Cliccate su Importa e aspettate un pò.
Al termine dell'importazione, arriva la fase di tag e scrematura delle foto.

Scorrerle tutte e assegnare una votazione di una stellina alle foto che ci colpiscono (premete il tasto "1" per votare). Questa sarà la prima votazione. Non sbilanciatevi con voti alti: quando il tempo passerà e maturerete fotograficamente vi renderete conto, riguardando le foto passate, di aver dato voti sovradimensionati rispetto al loro reale valore e, viceversa, foto senza voto, potrebbero rivelarsi in tutto il loro splendore. un dì nascosto . Questo è uno dei motivi per cui evito di cancellare le foto, anche se fanno schifo.
Le uniche che cancello sono le sequenze di raffica nelle quali le foto sono tutte molto simili.
Con il tempo però, questo genere di operazioni si faranno sempre più rare, perché diventiamo sempre più selettivi ed efficaci, man mano che il tempo passa e si allena il cosiddetto "occhio fotografico".

Una volta votate le foto, dovreste mettere i tag (Parole chiave).
Ognuno qui ha ampia libertà di scelta, se scrivere in inglese, italiano e creare la propria catalogazione personale. Tenete presente che alcuni siti di sharing riconoscono i tag (Flickr, 500px) e quindi verrano pubblicati così come li scrivete.
Completata questa noiosissima fase (che potete delegare a giornate grigie e noiose, ma ricordatevi di farlo!), applicate il filtro "Con valutazione" per concentrarvi sulle foto appena scremate e passate al modulo "Sviluppo".


Adesso inizia la parte più difficile della post-produzione.
A quei fighetti che storcono il naso dicendo: "a me non piace elaborare le foto, io le voglio naturali" e che già qui terminerebbero la lettura, potete dirgli che sono degli stolti perché quelle che loro pensano siano delle "foto naturali" altro non sono che foto elaborate (post-prodotte) automaticamente dalla macchina fotografica.
Quindi, a quei fighetti, ricordate che anche quando portavano il rullino dal fotografo, non facevano i puristi fricchettoni, ma semplicemente delegavano la post produzione al fotografo e delegarla oggi alla macchina fotografica è inutile e dannoso semplicemente perché non hai il pieno controllo di quello che fai.

Quindi, mettetevela via e iniziate ad imparare a postprodurvi le vostre foto, così come i Fotografi dell'analogico (ho messo la F maiuscola per un motivo) partecipavano attivamente al processo di sviluppo e stampa.

Se siete stati particolarmente accorti in fase di scatto, non dovreste correggere molto. Qui di seguito un breve vademecum:

- Se il bianco non è ben bilanciato provate con il contagocce a cliccare su un punto della foto in cui ci sia del grigio neutro o del bianco (sclera di un occhio, i denti di un no-fumatore sorridente, etc..)
- Verificate sempre l'istogramma. Attivate i marker dei neri e bianchi in modo da capire se ci sono zone bruciate o impastate. Correggete agendo sugli slider delle ombre e delle luci.
- Se pensate che la foto renda meglio in bianco e nero: tasto destro sulla foto, crea copia virtuale e lavorate sulla copia virandola in B&W.
- Andate piano con il contrasto, a meno che non lavoriate in B&W
- La chiarezza va usata con parsimonia. Si ottengono buoni risultati alzandola se si lavora in B&W
- Vividezza e saturazione... lasciate perdere.
- Nella sezione "Dettagli", alzare leggermente il Fattore, stando attenti a non creare troppi artefatti.
- Alzare i dettagli
- Tenere premuto ALT e muovere lo slider della Mascheratura in modo da rendere nere le zone da non impattare con il Fattore e i Dettagli (cielo, mare, zone uniformi)
- Alzate la Luminanza della Riduzione rumore solo se state scattando a ISO alti per la vostra macchina (sopra gli 800ISO per la mia 7D), altrimenti tenetela a zero.
- Attivate sempre la Correzione Lente (Attiva correzione profilo e Rimuovi aberrazione cromatica)
- Se ci sono zone controluce che virano sul viola, sotto Colore, prendete il contagocce e cliccate sui bordi viola per virarli al grigio

Una PP di base potrebbe terminare qui.
Ora vorrete esportare le vostre foto. Niente di più facile: selezionate le foto. Tasto destro, Esporta
Selezionate il profilo di esportazione che più vi aggrada. Qui di seguito un esempio:



Una volta esportati i JPG io li utilizzo (upload sul Blog, upload alo stampatore, etc..) e poi li cancello.
Perché? Perché non servono a niente. Ciò che conta sono i RAW.
In futuro scriverò anche della questione riguardante l'archiviazione. Ora sono diventato troppo prolisso, per cui se avete domande, fatele... così animate un pò questo mortorio di blog dove parlo solo io.


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